UNA MONETA PER L’ALDILA’. L’OBOLO DI CARONTE TRA TESTIMONIANZA LETTERARIA E RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI – SABATO 11 MAGGIO ORE 21.15

Sabato 11 maggio riprende il ciclo di Archeoincontri. Infatti sarà ospite il Dott. Alessandro Bona, dottorando di ricerca all’Università Cattolica di Milano, che approfondirà il tema dell’obolo di Caronte con la conferenza:

Una moneta per l’Aldilà. L’obolo di Caronte tra testimonianza letteraria e ritrovamenti archeologici.”

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In alcune fonti greche e romane (Aristofane, Callimaco, Strabone, Apuleio…) si menziona un rito, legato al momento delle esequie funebri, definito dagli studiosi contemporanei “obolo di Caronte”. Poiché le anime dei morti avrebbero dovuto attraversare «il lago molto esteso e senza fondo» (Aristofane, Le rane, vv. 140-141) che separa il mondo dei vivi dall’Aldilà, era necessario avvalersi dei servigi del traghettatore Caronte, che in quel luogo stazionava con la sua barca a remi.

Questi avrebbe dunque preteso il pagamento di una piccola somma in denaro, una o due piccole monete in bronzo (oboli per il mondo greco, assi per quello romano). L’anima avrebbe potuto versare la tariffa con le monete che i parenti gli avevano, al momento del funerale, inserito all’interno della bocca. Fin qui la tradizione letteraria. Ma questa particolare ritualità trova riscontri dal punto di vista dei ritrovamenti archeologici? Quando e dove si sono rinvenuti defunti accompagnati da monete? E queste, si trovavano sempre nella bocca o anche altrove?

L’attenzione che le fonti letterarie antiche hanno dato al rito ha portato da un lato, in alcuni casi, a sovrastimare il fenomeno, dall’altro al rischio di fornire interpretazioni frettolose. Tutte le monete rinvenute entro una tomba possono essere definite “obolo di Caronte”?

In realtà solo il rigore dell’archeologia stratigrafica applicata all’ambito funerario ha permesso, in questi ultimi anni, di raccogliere dati che in passato non erano considerati. Come la posizione, finanche millimetrica, della moneta nella sepoltura o la microstratigrafia ad essa connessa, consentendo interpretazioni fino ad alcuni decenni fa non percorribili. In questo modo è ora possibile valutare in maniera più scientifica il fenomeno. Così si può comprendere e distinguere più chiaramente ciò che è “obolo di Caronte” da ciò che non lo è. E questo percorso interpretativo non è stato esente da sorprese, anche inaspettate, prima fra tutte la distanza del dato reale dalla tradizione riportata dalle fonti.

Nell’intervento in oggetto verrà data particolare attenzione ad alcuni casi di ritrovamenti effettuati nella Cisalpina romana, illustrando in particolare parte della documentazione funeraria e numismatica rinvenuta presso uno dei centri di riferimento di tale comparto territoriale, la città di Mediolanum. Nella seconda parte dell’intervento, invece, verranno esaminati alcuni dei corredi funerari con i relativi “oboli di Caronte” conservati presso il Museo Archeologico Lomellino di Gambolò. Si cercherà, così, di inserire, nel quadro più generale del fenomeno, quanto è noto dal territorio gravitante attorno al centro pavese.

Alessandro Bona, archeologo e numismatico, è dottorando di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si occupa di un progetto dal titolo  “Dalla documentazione monetale alla ricostruzione della storia economica e sociale di una città romana. Il caso di Mediolanum“. La ricerca riguarda lo studio di monete rinvenute in scavi archeologici nell’area di Milano a partire dagli anni ’80, per la grandissima parte inedite, con una particolare attenzione ai contesti di provenienza. Presso lo stesso Ateneo ha svolto in numismatica sia la tesi di laurea triennale sia la tesi di diploma di specializzazione. Dal 2014 è Cultore della Materia presso la cattedra di Numismatica della quale è titolare la professoressa Claudia Perassi e dal 2018 è membro della segreteria editoriale della rivista scientifica “Dialoghi di numismatica. Protagonisti, prospetti, ricerche”. Tra i suoi principali campi di interesse figura l’interpretazione della documentazione numismatica proveniente da scavo archeologico.