EXTRALARGE MICROSTORIE DAL LATO LUNGO DEL MONDO di Mauro Querci. DOMENICA 22 OTTOBRE ORE 16:00

EXTRALARGE
MICROSTORIE DAL LATO LUNGO DEL MONDO
di Mauro Querci
MUSEO ARCHEOLOGICO LOMELLINO
DOMENICA 22 OTTOBRE ORE 16:00
Collezione di immagini in formato speciale («panoramico» o, appunto, extralarge), capitoli di un percorso
autobiografico, tappe di un viaggio attraverso il mondo in cui viviamo, ricerca di bellezza che non si consumi nello spazio di un selfie, di un post, di un tweet…
EXTRALARGE è un libro non facilmente incasellabile.
Circa 200 immagini e relativi testi, con un tipo di fotografia scattata con una macchina poco comune – Hasselblad X-Pan – e che utilizza ancora la vecchia pellicola. Una stampa su carta volutamente non «patinata» per conservare l’autenticità delle foto senza congelarla in una resa forse perfetta ma fredda, come spesso risulta quella digitale. Una pubblicazione in autoproduzione, perché non rientra in schemi predefiniti. Il risultato è un volume che si «allarga» per contenere un racconto in 25 capitoli, che chiede di essere guardato e letto. Parla dell’orizzonte delle campagne pavesi e di Africa o Sudamerica. Scatta i ritratti dei pescatori della domenica sul Delta del Po e le poderose architetture del Duomo di Milano o dei grattacieli di Chicago. È un libro di vagabondaggi per chi non si rassegna e crede che il mondo non sia già stato tutto visto, già raccontato.
Cambiamo prospettiva, troveremo la bellezza e la sostanza della vita.
EXTRALARGE
MICROSTORIE DAL LATO LUNGO DEL MONDO
di Mauro Querci
Concept e grafica: Valeria Settembre
Copie numerate 1-200, Euro 60
Per info e prenotazioni: mauro.querci@gmail.com

La presentazione di Extralarge completa la mostra di Mauro che si svolge, in occasione della Festa di Gambolò 2023, in una pinacoteca in Castello Litta, ospite dell’amministrazione comunale. Consigliamo a tutti di visitare questa mostra (i dettagli sono qui di seguito e nel depliant allegato)

PROVE DI PAESAGGIO DALLA PIANURA PADANA AL MONDO, CON UNO SCATTO «EXTRALARGE»
di Mauro Querci
MOSTRA FOTOGRAFICA CASTELLO LITTA

Tutto è cominciato molti anni fa, con un titolo, un’espressione, che continuava a girarmi in testa. «Prove di paesaggio». Era il risultato, immagino, di tanti vagabondaggi per le campagne del Pavese tra il Po e il Ticino, tra le nebbie dell’autunno e terre che ribollono d’estate e paiono non trovar pace. Con certe geometrie degli alberi o delle colline che mi ricordavano la campagna della mia Toscana. Nel frattempo, però, accanto a queste esplorazioni continue ci sono stati tanti altri viaggi nati dalle mie passioni: l’Africa, il Sudamerica, New York e i deserti della Penisola araba per dirne alcuni. Il pensiero, si sa, non pro- cede mai in maniera diritta, uniforme, consequenziale.
Questi luoghi e situazioni così diverse avevano però un denominatore comune: erano fotografati in formato «panoramico», usando una macchina con la vecchia e ormai quasi introvabile pellicola, per intenderci. È un formato ideale per cogliere «con un’occhiata» i dettagli del paesaggio, le cose vicini e quelle in lontananza, le variazioni della luce che crea strani giochi nell’immagine e le sospende in un’immagine un po’ magica, a volte sognante.

Attraverso gli anni, o meglio i decenni, ho collezionato centinaia e centinaia di questi scatti ed ecco che in accanto alle mie antiche «prove di paesaggio» si sono stratificati tanti altri pezzi di mondo. E non soltanto luoghi, ma anche ritratti, personaggi, pezzi di vita colti in un istante. I pescatori della domenica incontrati per caso nel Delta del Po; oppure la scolaresca ferma al monumento che segna il passaggio virtuale dell’Equatore, in Uganda. E ancora architetture, decorazioni, particolari minimi eppure significativi come piccole illuminazioni di ciò che quotidianamente ci circonda.
Io le definisco microstorie, ma sono per me e, spero anche per chi guarda queste foto, molto importanti.
Queste fotografie, che risultano allungate, sono alla fine diventate un libro stretto e lungo ma ponderoso, di oltre 400 pagine e rigorosamente autoprodotto, come tutti i miei precedenti. Si chiama EXTRALARGE – Microstorie dal lato lungo del mondo.
Adesso queste immagini in volume sono diventate anche una mostra, appositamente pensata per Gambolò, un luogo che mi è molto caro e dove i miei vagabondaggi hanno sempre trovato un attento e affettuoso interessamento. Dei 200 scatti del libro ne ho selezionate alcune decine, interessanti o a cui sono semplicemente più legato. Mi parlano. Chissà. Mi piace, in omaggio a quelle parole che mi giravano in testa tanto tempo fa, ripristinare per quest’occasione il titolo: «PROVE DI PAESAGGIO».

Come i paesaggi che circondano questo paese. Da qui, poi, ci si sposta più in là, con gli occhi in una foto, con l’immaginazione che non vuole confini.

L’obiettivo di questa mostra è di funzionare come una piccola macchina del tempo e dello spazio per il visitatore: incuriosirlo e aiutarlo in un piccolo giro del mondo. Che vicino o lontano che sia, è sempre da scoprire, apre altri orizzonti e, appunto, attraverso paesaggi, fa spaziare, conoscere e sognare. Alla fine, rende migliore e più appassionante la nostra vita. Buon viaggio.
Mauro Querci

PROGRAMMA FESTA DI GAMBOLO’ 2023