L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA E L’ESPLORAZIONE DEL MONDO SOMMERSO: IL RELITTO DI BELITUNG
Sabato 27 ottobre ore 21.15
Proseguono le conferenze di archeologia e sabato 27 ottobre si parlerà di archeologia subacquea con Generoso Urciuoli.
Partendo dal relitto di Belitung, una nave araba risalente al IX secolo d.C., e quindi una delle imbarcazioni più antiche di epoca islamica fino ad oggi mai ritrovate, scoperta al largo dell’Indonesia tra Sumatra e il Borneo nel 1998 e contentenente uno dei maggiori tesori sommersi e arrivando al ritrovamento del relitto dell’isola di Sadana nel Mar Rosso si metteranno in luce metodi di ricerca e recupero in ambiente sommerso, traffici commerciali e tecniche di costruzione navale in ambito islamico. I due ritrovamenti inoltre potrebbero essere tra gli elementi che attesterebbero l’ esistenza di una Via della Seta anche marittima.
Il relitto del Belitung, il primo appartenente una nave araba ad essere recuperato, venne scoperto da alcuni pescatori al largo delle coste dell’Indonesia nel 1998. Aveva trasportato un tesoro risalente alla dinastia Tang: artefatti in oro e ceramica, brocche, vasi portaspezie, calamai, urne funerarie, cristalli e scatole da regalo in argento. Alcuni degli oggetti più significativi includevano delle rarissime perle del Golfo, rubini e zaffiri, una tazza d’oro (la più grande mai ritrovata) e una fiasca d’argento. Il relitto fu poi comprato dal Governo di Singapore, che lo ha dato in prestito a tempo indeterminato all’Ente per il Turismo di Singapore. Il valore complessivo del relitto viene valutato in 80 milioni di dollari.
Generoso Urciuoli, laureato in Civiltà Bizantina presso l’Università degli Studi di Torino, archeologo e divulgatore, attualmente lavora presso il MAO (Museo d’Arte Orientale) di Torino. Ideatore del progetto “Archeoricette”, scrittore e conferenziere, h a pubblicato: “Archeoricette” 2013 per i tipi di Feltrinelli e numerose pubblicazioni in tema di cucina storica, conseguendo importanti riconoscimenti per l’attività di ricerca e divulgazione.
