ALLE ORIGINI DEI LONGOBARDI. SABATO 15 DICEMBRE, ORE 21.15

Prosegue il ciclo di conferenze “Ultime notizie dall’altomedioevo” e sabato 15 dicembre Caterina Giostra aggiunge un altro tassello al nostro percorso. La Prof.ssa Giostra illustrerà i risultati di recentissime indagini multidisciplinari che analizzano il rapporto fra genetica e cultura dei Longobardi.

ELMO A LAMELLE
ELMO A LAMELLE

Le migrazioni dei popoli barbarici, la natura e la formazione di queste gentes, l’esistenza di una specifica identità culturale e l’interazione con il popolamento locale sono temi fra i più controversi e dibattuti della storia medievale europea. In merito, un progetto di ricerca internazionale si incentra su studi paleogenetici, integrati da analisi degli isotopi stabili per la determinazione della mobilità e della dieta e dai dati archeologici e antropologici, in un serrato dialogo interdisciplinare.

Sorprendenti sono i risultati, che permettono di supportare il percorso migratorio da regioni centro-nord europee all’Italia attribuito dai testi scritti ai Longobardi; emerge con forza l’importanza delle relazioni biologiche nella struttura sociale di queste comunità, composte da due principali gruppi genetici, ai quali corrisponde una specificità culturale; si suppone anche mobilità femminile per esogamia. Nuovi importanti dati per una rilettura di vecchi temi.

La conferenza presenta i primi risultati di analisi paleogenetiche e isotopiche condotte su necropoli attribuite ai Longobardi di Ungheria e Italia.

 

Caterina Giostra è docente di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università Cattolica di Milano.

Le sue ricerche privilegiano le culture barbariche, in particolare Goti e Longobardi in Italia. Ha prodotto numerose pubblicazioni sul tema; ha partecipato all’organizzazione di varie mostre, fra le quali “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, allestita di recente al Castello Visconteo di Pavia; coordina gli annuali Incontri per l’Archeologia barbarica e la collana “Archeologia Barbarica”. Ha condotto campagne di scavo in vari siti medievali, fra i quali Trezzo sull’Adda, Povegliano Veronese e Castelseprio. In ambito cristiano, ha diretto campagne di scavo nell’antica città-porto etiope di Adulis (Eritrea) riportando alla luce la “chiesa orientale” e studiando la diffusione del cristianesimo lungo il Mar Rosso.