SCIPIONE L’AFRICANO: L’INVINCIBILE CHE RESE GRANDE ROMA – Domenica 14 ottobre, ore 16.00

SCIPIONE L’AFRICANO: L’INVINCIBILE CHE RESE GRANDE ROMA

Prof. Gastone Breccia, Docente di Storia Bizantina e Storia militare antica, Università di Pavia

Con presentazione del volume “Scipione l’Africano”, Salerno editore

Proseguono le conferenze di archeologia e domenica 14 ottobre, alle ore 16.00, avremo un altro illustre ospite. Sarà, infatti, con noi Gastone Breccia, reportagista di guerra soprattutto sui fronti orientali, esperto di storia e strategia, collaboratore di Focus, docente di Storia bizantina e Storia militare antica all’Università di Pavia. Che dire di più? Gastone Breccia presenterà la sua ultima fatica, il saggio “Scipione l’Africano. L’invincibile che rese grande Roma”. Un appuntamento da non perdere!

PROF. GASTONE BRECCIA A GAMBOLO'
PROF. GASTONE BRECCIA A GAMBOLO’

Ultor patriaeque domusque, «vendicatore e della patria e della famiglia». Così il poeta Silio Italico definisce Publio Cornelio Scipione, testimone della peggiore disfatta della storia militare romana. Il giovane raccolse l’eredità del padre ucciso in battaglia. Dedicò la vita a rovesciare le sorti della «guerra annibalica». La seconda guerra punica fu, infatti, un titanico scontro di potenze per il predominio sul Mediterraneo antico. Scipione, dunque, visse sul confine tra due mondi. Anticipò con la sua ambizione e il suo carattere sia la crisi del vecchio sia molti aspetti peculiari del nuovo. Da un lato, infatti, resisteva ancora la res publica arcaica. Qui, infatti, ogni deviazione dal rigido costume degli antichi era considerata con sospetto. Dall’altro, invece, si apriva l’orizzonte del dominio imperiale sul Mediterraneo, ingentilito dalla cultura ellenistica, raffinato e cosmopolita.

SCIPIONE L'AFRICANO. L'INVINCIBILE CHE RESE GRANDE ROMA
SCIPIONE L’AFRICANO. L’INVINCIBILE CHE RESE GRANDE ROMA

Gastone Breccia

Nato a Livorno il 19/11/1962, laureato in lettere classiche e dottore di ricerca in scienze storiche, insegna Storia bizantina e Storia militare antica dal 1997 (Università di Pavia). A partire dal 2008 si occupa principalmente di storia militare: tra le sue principali pubblicazioni L’arte della guerra. Da Sun Tzu a Clausewitz, Torino, Einaudi, 2009; I figli di Marte. L’arte della guerra a Roma antica, Milano, Mondadori, 2012; L’arte della guerriglia, Bologna, Il Mulino, 2013; Lo scudo di Cristo. Le guerre dell’impero romano d’Oriente, Roma-Bari, Laterza, 2016; Scipione l’Africano. L’invincibile che rese grande Roma, Roma, Salerno editrice, 2017. Inoltre, ha condotto ricerche sul campo sul tema della guerriglia e della controguerriglia in Afghanistan (2011), in Iraq e in Siria (2015). Da questi sono nati i due saggi La tomba degli imperi (Milano, Mondadori 2013, sulle operazioni dell’esercito italiano nell’ambito della missione ISAF) e Guerra all’ISIS. Diario dal fronte curdo (Bologna, Il Mulino, 2016). Al primo anno della Grande Guerra ha dedicato un saggio dal titolo 1915. L’Italia va in trincea (Bologna, Il Mulino, 2015). Inoltre, è membro della Società Italiana di Storia militare e della redazione della rivista Focus Wars.