PAOLO BRUSASCO RACCONTA ARCHEOLOGIA FERITA, IL VIRUS DELL’ANIMA

Il Prof. Paolo Brusasco, docente presso l’Università degli Studi di Genova, è stato già nostro ospite a Gambolò, presentando uno dei suoi saggi, Babilonia, oppure parlando della crisi del patrimonio archeologico in Medio Oriente a seguito delle nefande operazioni dell’ISIS. Paolo, per molti dei nostri frequentatori, è un volto noto e appena possibile sarà di nuovo nostro ospite. Presentiamo, intanto, un suo intervento nell’ambito dell’iniziativa “Racconti in tempo di peste”, organizzata da Teatro Pubblico Ligure, invitando a scoprire anche le altre stimolanti performance che fanno parte del progetto. Ringraziamo Paolo Brusasco per la disponibilità.

Contro il coronavirus, ascoltiamo Paolo Brusasco.

Paolo Brusasco racconta Archeologia ferita, il virus dell’anima
#raccontiintempodipeste
Progetto di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia – Prodotto da Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia – Produzione e comunicazione Lucia Lombardo | Organizzazione Letizia Schiavello

L’archeologo Paolo Brusasco, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Genova, racconta Archeologia ferita, il virus dell’anima, collegando antichità e presente. 

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Paolo Brusasco è docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico presso la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova. Ha conseguito nel 1998 il PhD all’Università di Cambridge (UK) dove ha svolto ricerca in qualità di Research Fellow. Presso il Dipartimento del Medio Oriente del British Museum ha inoltre completato uno studio sistematico dell’evidenza archeologica-architettonica e dei dati testuali cuneiformi provenienti dall’antica città sumerica di Ur. Ha inoltre conseguito la Research Fellowship presso l’Università di Malta, dove ha condotto una ricognizione dei siti feniciopunici, e ha tenuto diverse e importanti conferenze a livello nazionale e internazionale. È stato Visiting Professor e relatore in prestigiose università straniere, tra cui Bryn Mawr College (Philadelphia) e l’Oriental Institute dell’Università di Chicago. Ha condotto la supervisione di rilevanti scavi archeologici nel Mediterraneo (Brochtorff-Xaghra Circle, Gozo, Università di Bristol e di Malta), in Siria (Missione archeologica dell’Università di Palermo nella Valle dell’Eufrate a Tell Shiyukh Tahtani) e in Iraq (Missione a Babilonia del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi per il Medio Oriente e l’Asia dell’Università degli Studi di Torino). Attualmente dirige il progetto di indagine e scavo nel Kurdistan iracheno dell’Università degli Studi di Genova. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla sociologia dello spazio urbano e domestico allo studio dell’interazione tra dati testuali ed evidenza archeologica, sino alla disamina dell’uso politico dell’archeologia nel presente e le problematiche di tutela del patrimonio culturale in aree di crisi del Vicino Oriente – in particolare Iraq e Siria.