LA DIFESA DI ROMA, 536-538 AD. GASTONE BRECCIA SPIEGA STRATEGIA E TATTICA DEL CAPOLAVORO DEL GENERALE BELISARIO – VIDEO

Nel corso della terribile guerra Greco Gotica, combattuta fra Goti e Bizantini e che a lungo devasta la nostra penisola (535-553), il 9 dicembre 536 il generale bizantino Belisario entra in Roma e mette mano al consolidamento delle mura. Tra alterne vicende, sta per subire un assedio per quasi un anno.

Nel febbraio del 537, 30.000 Goti al comando del loro re Vitige si accampano alle porte della città, distribuendosi in sette campi fortificati, circondando grosso modo la metà settentrionale della cinta muraria, da Porta San Pancrazio a Porta Tiburtina e tagliando gli acquedotti.

Belisario può contare inizialmente su circa 5.000 uomini per difendere una cinta muraria di 18 chilometri.
Gastone Breccia racconta il capolavoro del generale bizantino.
Si ringrazia Casus Belli Arma Mater Studiorum per la disponibilità a presentare il loro filmato e si invita a visitare il loro canale YouTube.

Gastone Breccia

Nato a Livorno il 19/11/1962, laureato in lettere classiche e dottore di ricerca in scienze storiche, insegna Storia bizantina e Storia militare antica dal 1997 (Università di Pavia). A partire dal 2008 si occupa principalmente di storia militare: tra le sue principali pubblicazioni L’arte della guerra. Da Sun Tzu a Clausewitz, Torino, Einaudi, 2009; I figli di Marte. L’arte della guerra a Roma antica, Milano, Mondadori, 2012; L’arte della guerriglia, Bologna, Il Mulino, 2013; Lo scudo di Cristo. Le guerre dell’impero romano d’Oriente, Roma-Bari, Laterza, 2016; Scipione l’Africano. L’invincibile che rese grande Roma, Roma, Salerno editrice, 2017. Ha condotto ricerche sul campo sul tema della guerriglia e della controguerriglia in Afghanistan (2011), in Iraq e in Siria (2015), da cui sono nati i due saggi La tomba degli imperi (Milano, Mondadori 2013, sulle operazioni dell’esercito italiano nell’ambito della missione ISAF) e Guerra all’ISIS. Diario dal fronte curdo (Bologna, Il Mulino, 2016). Al primo anno della Grande Guerra ha dedicato un saggio dal titolo 1915. L’Italia va in trincea (Bologna, Il Mulino, 2015). È membro della Società Italiana di Storia militare e della redazione della rivista Focus Wars.